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L’alba dorata ai tempi del coronavirus

L’ALBA DORATA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS 

di Valentino Ceneri

(14/03/2020)

L’angoscia e la speranza si mescolano nella necessità di rallentare i passi per salvarsi la vita. Ma dobbiamo avere il coraggio di comunicarci pensieri sulla natura delle cose per cercare di fare del nostro tempo una occasione per capire chi siamo e che ruolo abbiamo nel rapportarci con la natura che, a detta dei saggi, “non perdona mai!”. Partiamo dal fatto che i virus ci hanno preceduto di almeno 300 mln di anni nel popolare la terra. La mutazione dai cercopitechi (12 mln di anni fa) fino all’Homo sapiens sapiens (45 mila anni orsono) è stata una lunga galoppata creativa della natura che ha sbalordito se stessa aggiungendo il pensiero e la comunicazione verbale/simbolica dando all’uomo una sovranità sul mondo che sicuramente dovrebbe essere usata con più responsabilità. Questo vuol dire che dobbiamo crescere nella capacità/ABILITÀ a dare RISPOSTE più adeguate al nostro ruolo. Il quale ruolo dovrebbe essere gestito da una MENTE. S A N A. Siamo sicuri di avere una mente sana, un cuore puro e un plesso solare (pancia) non danneggiato? Dalla nascita a dall’infanzia ci portiamo dentro tanti rospi pronti a scagliarsi con il primo che incontriamo. La psicopatologia del profondo ci avverte che siamo vittime di distorsioni transgenerazionali. Siamo malati da curare e comunque da guardarsi allo specchio. C’è sempre una correlazione tra mente e soma. O meglio tra ANIMA e CORPO.

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