SCHEDA TECNICA

Collana: fuori collana
Formato: 15×21 – brossurato
Pagine: 314, immagini in b/n
Prezzo: € 24,00
ISBN: 9791281202610
Uscita: settembre 2025

Gianni Lannes

ABISSI

Rita Evelin: la strage di pescatori nei mari d’Italia

La mattina del 26 ottobre 2006 al largo di Porto San Giorgio affonda il peschereccio Rita Evelin di San Benedetto del Tronto, con mare calma piatta, assenza di vento e buona visibilità. Nel naufragio muoiono tre pescatori: Luigi Luchetti, Ounis Gasmi e Francesco Annibali. La barca reca i segni inequivocabili di una collisione con un’unità subacquea. Il relitto giace ancora oggi ad appena 80 metri di profondità, nonostante un simulato recupero costato 800 mila euro. Il primo lancio dell’Ansa fa riferimento ad “un forte botto” e la notizia viene ripresa dalla Pravda, noto quotidiano russo. L’allora ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, invia un inconsueto telegramma di cordoglio al sindaco della città. Non sono stati individuati i responsabili e non sono state accertate le cause dell’affondamento. Addirittura l’indagine giudiziaria viene insabbiata dalle preposte autorità italiane e a livello istituzionale, oggi si oppone il solito muro di gomma. Era invece in atto, all’insaputa della marineria italiana, un’operazione aeronavale della Nato (“Active Endeavour”). Inoltre, proprio in quella zona dell’Adriatico centrale a ridosso della costa marchigiana, insiste un’area militare internazionale “per esercitazioni di tiro T842”, come attesta l’ormai rara mappa nautica 1050 dell’Istituto Idrografico della Marina. Quello del Rita Evelin non è l’unico caso di storie senza verità e giustizia. Nelle acque italiane sono state affondate numerose barche da pesca: tragedie in cui hanno perso la vita tanti marinai. Questo libro di inchiesta giornalistica fa luce su alcuni abissi da cui emergono nebulose ragioni di Stato, abusi di potere e depistaggi collaudati a dovere. All’insaputa della società civile e in violazione della Costituzione, in Italia insistono servitù militari eterodirette che invadono il cielo, l’acqua, la terra e spesso, occupano pure le persone.


Gianni Lannes (classe 1965) è giornalista investigativo, fotografo, scrittore. Freelance in prima linea dal 1987: ha lavorato per la radiotelevisione italiana (RAI, LA7) e in gran parte dei giornali italiani tra i quali Il Manifesto, L’Unità, L’Espresso, Panorama, La Repubblica, La Stampa e Il Corriere della Sera. Ha pubblicato i seguenti libri di inchiesta: Nato: colpito e affondato (2009), Il grande fratello. Strategie del dominio (2012), Terra muta (2013), Nato: la strage del Francesco Padre (2014), Italia Usa e getta (2014), La montagna profanata (2015), Né vivi né morti (2016), Bambini a perdere (2016), Vaccini dominio assoluto (2017), Vaccini cavie civili e militari (2018), Bombe a… mare (2018), L’Italia trema (2023), Scie di guerra (2023), Ustica e Bologna: due stragi senza verità (2023), Israele olocausto finale? (2024). Dal 2012 ha curato il suo blog ‘Su la testa!’, oscurato da Google il 13 marzo 2025, in cui ha approfondito temi di attualità, come il traffico di esseri umani, il commercio criminale di armi, le guerre, la geo-ingegneria militare, l’inquinamento ambientale, le ecomafie multinazionali, la nemesi sanitaria, l’uccisione di giornalisti e le stragi internazionali che hanno insanguinato l’Italia.

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